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RE-EVOLUZIONE UMANA


Come vivere le 4 aree base dell’essere umano esistenziale-fisica-emozionale-cognitiva
in modo performante.


Andrea Ghedina, l’autore, ha vissuto un’esperienza di pre-morte che ha cambiato per sempre la sua percezione dell’esistenza. Era il 1997. Quel giorno ebbe la precisa percezione che in breve tempo sarebbe morto, se la sua vita non avesse cambiato direzione in modo importante. Da allora, grazie al suo cammino personale e alla condivisione delle esperienze dirette e presenti in letteratura, ha trasformato il suo modo di vivere molte volte. Laureato in osteopatia in Germania, lavora come osteopata, occupandosi In particolare di ritmi bio-oscillatori e di come utilizzare differenti approcci palpatori ritmici a fini terapeutici. In quel lontano 1997, quando ebbe la buona sorte di vedersi morto in una visione lucida, senza morire, iniziò il viaggio per una ricerca di consapevolezza, che lo ha portato oggi a scrivere una parte del suo percorso, ma soprattutto le soluzioni che questa via ha reso oggi disponibili a tutti.

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AREA COGNITIVA



Pensare, meditare, riflettere, programmare, eseguire, calcolare. Molti verbi vengono in mente pensando alla cognizione. Per molto si è scritto che il cervello, in quanto sistema nervoso centrale, rinchiuso nella scatola cranica, è ciò che contraddistingue in modo così elettivo gli esseri umani dagli altri esseri. In buona parte questo è vero. Il nostro cervello è grande, e presenta una complessità, anche solo anatomica, che è molto specifica dell’essere umano. Come detto più volte si pensa che questa centrale operativa, stia alla base di tutti gli smistamenti dei dati, della condivisione delle informazioni sia all’interno, che all’esterno di noi. Così spesso ho citato le capacità cerebrali, attraverso il pensiero, la memoria, la capacità di coordinare e filtrare le informazioni a livello anche cosciente, come responsabile dei processi Top Down. Quei processi che dal capo appunto vanno verso il basso e verso le nostre parti periferiche. Il sapere Top down è quella condivisione di informazione che è condivisa da ricerche sperimentali e da ricerche di sintesi dei dati sperimentali pregressi. Da esperienze raccolte e documentate e messe a disposizione della comunità. In questo modo è possibile accedere alle informazioni che sono il frutto del lavoro di moltissime persone, buona parte delle quali sono esperte nel loro campo. Informazioni che possono tornare utili nel caso noi dovessimo capire una cosa senza dover passare per la necessità di sperimentarla personalmente o attraverso i nostri più prossimi conoscenti. Questa modalità di gestire la conoscenza ha permesso una velocizzazione del passaggio delle informazioni da una persona all’altra e da un luogo all’altro davvero impressionante. Oggi viviamo in un mondo dove la difficoltà nel reperire informazioni non sta nel trovarle o meno in senso assoluto.

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